L’applicazione della moxa, una preparazione essiccata di Artemisia vulgaris , arrotolata in forma di sigaro o sigaretta, è uno dei componenti più importanti nel trattamento dell’agopuntura. Il processo di utilizzo della moxa è chiamato moxibustione.
L’agopuntura e la moxibustione sono state praticate insieme come forme complementari di terapia, spesso sullo stesso paziente. Il nome Zhen-Jiu infatti, in cinese significa “agopuntura e moxibustione”.
La moxibustione include la moxibustione diretta e indiretta, che provoca la penetrazione del calore attraverso l’ago verso i tessuti e gli organi interni o attraverso il calore sprigionato da sigari, coni o moxa box.
Metodi di moxibustione
Esistono diversi metodi di moxibustione che possono essere utilizzati nella pratica quotidiana, principalmente la moxibustione diretta e la moxibustione indiretta.
Moxibustione diretta
Nella moxibustione diretta un piccolo cono di moxa viene posto direttamente sulla superficie della pelle in corrispondenza di un punto di agopuntura (moxibustione) e quindi acceso. Esistono due forme di questo metodo: la moxibustione con o senza cicatrici.
Moxibustione con cicatrici
La moxa è lasciata bruciare completamente sulla pelle. Questo tipo di cauterizzazione, così eseguito, determina la comparsa sulla pelle di una ustione di secondo grado cui segue la formazione di una vescica (detta aizhu jiufa), molto efficace nel dolore postoperatorio cronico se il dolore è localizzato. Anche se questo metodo è ancora ampiamente usato nelle cliniche in Cina, è usato raramente in altre parti del mondo per ovvi motivi.
Moxibustione senza cicatrici
Un cono di moxa viene acceso nella parte superiore, posizionato sul punto e rimosso non appena si avverte una sensazione di bruciatura con leggero dolore. La procedura può essere ripetuta più volte fino a quando non vi è arrossamento e congestione nel sito. Di solito tra tre e cinque coni vengono applicati durante una singola sessione. È necessario prestare attenzione per eseguire la procedura in modo meticoloso e sicuro. Dopo il trattamento, non ci sono vesciche o cicatrici.
Moxibustione indiretta
Per evitare danni alla pelle, oggigiorno è sempre più consuetudine posizionare la polvere di artemisia sopra uno strato intermedio rappresentato da una sottile fetta di zenzero o sopra del sale sale grosso, in modo tale da consentire il riscaldamento della pelle e dei tessuti sottostanti, senza però comprometterne l’integrità. E, soprattutto, senza far provare dolore eccessivo al paziente.
Moxibustione con i Sigari
In alternativa, è possibile utilizzare un sigaro di moxa accesa per riscaldare il punto da una distanza di circa 3-5 cm. I sifari vengono prodotti pressando la moxa si ottengono sigari di consistenza compatta, lunghi una ventina di centimetri e di 1-2 cm di diametro. L’estremità accesa del sigaro di moxa può anche essere portata brevemente in contatto con l’area malata e immediatamente ritirato. Questo movimento viene ripetuto ad intervalli di pochi secondi.
Moxibustione con gli aghi
Un altro metodo è quello di scaldare la testa di un ago da agopuntura inserito nel sito con un pezzo di moxa acceso e saldamente fissato al manico.
Moxatori
Un altro modo per bruciare in modo sicuro e senza dolore la moxa è farlo attraverso piccoli contenitori di legno o di metallo, detti moxatori o moxa box. Il loro aspetto è solitamente simile ad un cofanetto con u ncoperchio con il fondo in rete metallica a maglie fini. All’interno del moxatore vengono introdotti uno o due pezzetti di moxa di almeno due o tre centimetri di diametro, che poi vengono accesi e che lentamente iniziano a bruciare riscaldando senza bruciare grazie alla particolare conformazione che mantiene la moxa accesa sempre a distanza dalla pelle.
Coni
Un altro metodo è quello dei coni, che vengono accesi e mantenuti a una certa distanza dalla cute per evitare di ustionare la pelle del paziente. A seconda dell’utilizzo e del disturbo da trattare esistono coni di taglie diversa.
RISPONDERE AL FREDDO
Il dolore postoperatorio può essere il risultato di varie cause, spesso causate dagli effetti del freddo. Quando si verifica l’invasione del freddo esterno, questo potrebbe portare a un flusso lento o addirittura a un ristagno di Qi e sangue. L’uso della moxibustione può produrre calore e dissipare il freddo, il che si traduce in un rapido flusso di Qi e sangue. La combustione della moxa sviluppa un calore secco, delicato e gradevole, che da un lato combatte l’effetto del freddo e dell’umidità nelle patologie dolorose, e dall’altro induce un effetto tonificante negli stati di debolezza e di esaurimento
ACCELERARE IL FLUSSO DI QI E SANGUE
Un’altra funzione della moxibustione è indurre il Qi e il Sangue a fluire liberamente nel corpo, verso l’alto e verso il basso, all’interno e all’esterno del corpo. Ad esempio, se c’è dolore all’addome dovuto al ristagno di Qi e Sangue, la moxibustione può essere utilizzata insieme all’agopuntura per promuovere la circolazione di Qi e Sangue in modo da alleviare il dolore addominale.
PER RAFFORZARE IL YANG-QI
Lo Yang-Qi è il fondamento del corpo umano. Il ristagno di Qi e Sangue può essere causato dalla carenza di Yang-Qi, specialmente nei pazienti anziani dopo l’intervento. In questo caso, la moxibustione viene applicata per rinforzare lo Yang-Qi e prevenire ulteriori carenze dello Yang-Qi.
PER RAFFORZARE LA SALUTE
La pratica clinica ha dimostrato che la moxibustione è più utile per prevenire alcune malattie e mantenersi in salute. Ad esempio, l’applicazione della moxibustione a ST-36 postoperatorio può migliorare l’appetito, applicare la moxibustione a ST-25 può migliorare la defecazione, ecc. Dopo l’intervento, i pazienti di solito soffrono di scarso appetito, stanchezza e debolezza. La moxibustione è particolarmente indicata in questa situazione.
Le indicazioni per la moxibustione applicate al trattamento del dolore postoperatorio possono essere riassunte come segue:
- Invasione di freddo esterno
- Formazione di freddo interno dovuto a carenza di Qi o Yang
- Stagnazione di Qi e Blood
- Carenza di Qi e Yang
- Debolezza generale e stanchezza dopo l’operazione.
Controindicazioni della moxibustione
Ci sono diverse condizioni in cui questa pratica è assolutamente sconsigliata. Ad esempio se vi è:
- febbre alta
- ferite o abrasioni su corpo
- ipertensione
- ciclo mestruale
- bambini piccoli (sotto i 7 anni)
- diabete
- psoriasi
- allergia all’Artemisia o alle Composite (Asteracee)
La moxibustione non dovrebbe essere applicata vicino ai cinque organi di senso o su nuove ferite con arrossamento e gonfiore. Tuttavia, se le ferite sono di colore pallido con scarsa guarigione, è possibile utilizzare la moxibustione.